Le schermature solari sono dei dispositivi in grado di proteggere gli edifici dai raggi solari e permettono di aumentare l’efficienza energetica di un edificio riducendo i costi di condizionamento e riscaldamento. Il loro scopo è quello di rinforzare gli infissi delle abitazioni o di qualsiasi altra struttura, che generalmente inficiano in modo negativo sulla coibentazione.
Scendendo a livello tecnico, l’allegato M del decreto legge 311/2006 li definisce come “sistemi che applicati all’esterno di una superficie vetrata trasparente permettono una modulazione variabile e controllata dei parametri energetici e ottico luminosi in risposta alle sollecitazioni solari”.
Le schermature solari sono indicate in modo particolare per massimizzare i guadagni termici durante l’inverno, rendendo gli ambienti più caldi, e per ridurre le temperature durante l’estate impedendo ai raggi solari di entrare. Queste strutture sono utili soprattutto per le case o gli edifici che dispongono di grandi vetrati. Esistono diverse tipologie di schermature solari che possono soddisfare le diverse esigenze, la loro efficacia varia non solo dal tipo di materiale con cui sono realizzate, ma anche dalla loro messa in posa, che deve essere effettuata da un professionista, dalla posizione delle superfici vetrate e dalle condizioni climatiche.
Schermature solari: le tipologie
Esistono diverse tipologie di sistemi in grado di ombreggiare ed oscurare le vetrate riducendo l’ingresso della radiazione solare e di conseguenza il surriscaldamento delle stanze esposte. Ognuna delle soluzione è in grado di adattarsi a specifiche situazioni e rispondere a delle particolari esigenze.
Tra le varie tipologie di schermature solari troviamo:
- tapparelle;
- tende;
- pergolati;
- frangisole;
- persiane;
- veneziane, interne ed esterne;
- pellicole anticalore riflettenti;
- pellicole antisolari sputtered;
- pellicole anti IR.
Tutti questi sistemi di schermature solari sono in grado di aumentare l’efficienza energetica, le uniche differenze tra le varie soluzioni sono nella quantità di luce e calore che riesce a penetrare dalle superfici vetrate. Le migliori tipologie sono quelle che non limitano l’ingresso della luce ma sono in grado di bloccare il calore che proviene dalle finestre.
Quali scegliere?
Tutte le tipologie di schermature solari sono utili per ridurre l’ingresso dei raggi solari dalle superfici vetrate, ma quelle che garantiscono una maggiore resa rispetto alle altre sono senza dubbio le pellicole solari.
Le pellicole per vetri antisolari sono in grado di abbattere i costi di condizionamento fino al 30%, migliorando il comfort di tutti gli ambienti interni e non subiscono delle limitazioni in base alla stagione o alle condizioni metereologiche garantendo un’alta prestazione durante il corso dell’intero anno. In commercio sono disponibili pellicole in diverse tonalità che ben si adattano alle varie esigenze e a tutte le tipologie di immobile.
Le diverse tipologie di pellicole sono in grado di ridurre l’ingresso dei raggi solari ed evitare che all’interno dell’edificio si verifichino degli sbalzi di temperatura ed assorbono il 99% dei raggi UV. tra le varie tipologie di pellicole troviamo:
- pellicole anticalore riflettenti, formate da diversi strati di poliestere trasparente ed alluminio che viene sottoposto a specifici trattamenti che lo rendono antigraffio. Questa tipologia di pellicole sono in grado di ridurre fino all’87% l’ingresso del calore;
- pellicole antisolari sputtered, il cui nome deriva dal particolare processo chimico a cui sono sottoposte, in grado di renderle particolarmente efficaci contro l’ingresso dei raggi solari. Le pellicole sputtered hanno la tipica colorazione silver/fumé e garantiscono la massima privacy rendendo impossibile vedere dall’esterno ma lasciando inalterato l’ingresso della luce e la visuale dagli interni. Questo dispositivo di schermatura polarizza la luce, riducendo l’abbaglio;
- pellicole anti IR, sono particolarmente indicate per i negozi e i musei dal momento che riescono a bloccare quasi completamente i raggi UV e fino all'80% i raggi IR, fino all’80%. I raggi UV sono la principale causa dello scolorimento degli arredi interni, della merce esposta nelle vetrine e delle esposizioni museali.
Tutte queste pellicole sono comprese all'interno di quelle che sono definite come schermature solari passive e dunque rientrano all’interni del DPR n.59 - 2 aprile 2009 sul rendimento energetico in edilizia, fornendo la possibilità di richiedere delle detrazioni fiscali come previsto da Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Dove installare le schermature solari?
Le schermature solari devono essere installate nelle zone più esposte ai raggi solari per questo motivo i punti cardinali da schermare saranno sud, est ed ovest. Per le finestre rivolte verso nord la loro installazione può essere superflua, ma può rendersi necessaria nel caso in cui si desideri oscurare un ambiente, renderlo più sicuro o garantire un’omogeneità dell’aspetto architettonico della struttura. Durante l’estate le zone più soggette all’irradiazione solare sono l’ovest, l’est ed infine il sud, mentre durante l’inverno a causa di una maggiore inclinazione del sole, il sud è il punto più esposto seguito dall’ovest e dall’est.
Detrazioni fiscali di Enea 2020 per le schermature solari
Enea, L’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ha previsto anche per il 2020 un rimborso per le schermature solari che devono essere:
- applicate in modo solidale con l’involucro edilizio e non liberamente montabili/smontabili dall’utente;
- a protezione di una superficie vetrata;
- installate all’interno o all’esterno della superficie vetrata;
- mobili;
- schermature “tecniche”.
L’entità del beneficio corrisponde al:
- 50% per le spese sostenute su singole unità immobiliari;
- 65% per le spese sostenute per interventi sulle parti comuni condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari di un condominio.
Salvo ulteriori proroghe le detrazioni riguardano le spese effettuate entro il 31 dicembre 2020 e la spesa massima detraibile resta, come per i precedenti anni, di €60.000. Il rimborso sarà poi ripartito in 10 rate annuali, tutte di pari importo e come per le altre spese detraibili, l’agevolazione è ammessa fino ai limiti della capienza IRPEF, dunque per spese superiori non è previsto nessun rimborso.
Per accedere all’ecobonus, sarà necessario conservare alcuni documenti amministrativi e tecnici:
- le fatture riguardanti le spese sostenute con la descrizione del prodotto e della posa in opera con la specifica dicitura “schermatura solare dinamica ai sensi del D. L. 311/2006 allegato M”;
- la ricevuta del bonifico bancario o postale recante la causale di versamento, il numero e la data della fattura a cui si riferisce, il codice fiscale del richiedente la detrazione e la partita IVA del beneficiario del bonifico;
- la ricevuta dell’invio della documentazione all’ENEA (codice CPID)
- la marcatura CE, con le relative dichiarazioni di prestazione (DoP) e le schede tecniche dei componenti e/o certificazione del produttore;
- la copia originale dei documenti inviati all’ENEA firmati dal tecnico e dal richiedente. Infatti, è previsto l’invio all’ENEA della scheda descrittiva dell’intervento, redatta secondo l’allegato F del decreto 19 febbraio 2007 (decreto edifici).
La scheda descrittiva dovrà essere inviata in via telematica mediante l’apposito portale entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori. La certificazione energetica non è richiesta dal momento che la legge non impone degli specifici limiti prestazionali.
Chi può richiedere le detrazioni Enea
Le detrazioni previste da Enea riguardano tutti i soggetti, le persone fisiche, le società e gli enti pubblici che hanno un diritto immobiliare sull’immobile, nello specifico potranno richiedere l’ecobonus:
- inquilini;
- comodatari;
- proprietari
- condòmini, per le parti comuni delle abitazioni;
- familiari conviventi con il possessore o detentore della struttura che sostengono le spese per l’attuazione dei lavori.